1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina

Ogni fiala contiene

Principi attivi

Disodio clodronato (sale disodico dell’acido clodronico)100 mg
Lidocaina cloridrato33 mg
Eccipienti con effetti noti: sodio17 mg

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina

Ogni fiala contiene

Principi attivi

Disodio clodronato (sale disodico dell’acido clodronico)200 mg
Lidocaina cloridrato 40 mg
Eccipienti con effetti noti: sodio34,7 mg

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. FORMA FARMACEUTICA

Soluzione iniettabile per uso intramuscolare

4. INFORMAZIONI CLINICHE

4.1 Indicazioni terapeutiche

Osteolisi tumorali. Mieloma multiplo. Iperparatiroidismo primario.
Prevenzione e trattamento dell’osteoporosi post menopausale.

4.2 Posologia e modo di somministrazione

Il clodronato è eliminato prevalentemente per via renale. Pertanto, durante il trattamento con clodronato
è necessario garantire un adeguato apporto di liquidi.

Posologia

Osteolisi tumorali. Mieloma multiplo. Iperparatiroidismo primario.

Lo schema posologico seguente deve essere considerato orientativo e può quindi essere adattato alle
necessità del singolo paziente.

a) Fase di attacco

DIFOSFONAL 300 mg/10 ml concentrato per soluzione per infusione
300 mg/die in unica somministrazione per via endovenosa lenta per 3-8 giorni in relazione all’andamento
dei parametri clinici e di laboratorio (calcemia, idrossiprolinuria, ecc.).


Per maggiori informazioni relative a DIFOSFONAL 300 mg/10 ml concentrato per soluzione per
infusione vedere il corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e Foglio Illustrativo.


b) Fase di mantenimento

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina
100 mg/die per via intramuscolare per 2-3 settimane

o, in alternativa

DIFOSFONAL 400 mg capsule rigide

4 capsule/die (1600 mg di sodio clodronato). Se necessario la dose può essere aumentata, ma non deve
superare un massimo di 8 capsule/die (3200 mg di sodio clodronato). Per maggiori informazioni relative
a DIFOSFONAL 400 mg capsule rigide vedere il corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del
Prodotto e Foglio Illustrativo.

La durata del trattamento, solitamente a lungo termine, è in funzione dell’evoluzione della malattia.
Si raccomanda la rivalutazione periodica dei parametri di riassorbimento osseo come guida per giudicare
la necessità del proseguimento di terapia.

Prevenzione e trattamento dell’osteoporosi post menopausale.

La posologia in funzione del quadro clinico e dei valori mineralometrici, può variare come di seguito
riportato:
Terapia parenterale
DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina
per via intramuscolare 100 mg ogni 7-14 giorni, per 1 anno o più a seconda delle condizioni del paziente.
DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina
per via intramuscolare 200 mg ogni 14-28 giorni, per 1 anno o più a seconda delle condizioni del paziente.

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabilecon lidocaina può essere utilizzato nelle pazienti
che non hanno mai iniziato un trattamento con clodronato.
In caso di passaggio dalla somministrazione di DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg a DIFOSFONAL 200
mg + 40 mg, la somministrazione di una fiala di DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg ogni 14 giorni può
essere utilizzata come schema posologico alternativo nelle pazienti già in trattamento con una fiala da
100 mg alla settimana.
La somministrazione di una fiala di DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg ogni 28 giorni può essere utilizzata
come schema posologico alternativo nelle pazienti già in trattamento con una fiala da 100 mg ogni due
settimane.


Terapia orale

DIFOSFONAL 400 mg capsule rigide, 1 capsula/die per 30 giorni, seguita da 60 giorni di sospensione
(per più cicli), fino ad una capsula/die ininterrottamente per 1 anno o più a seconda delle condizioni del
paziente.
Per maggiori informazioni relative a DIFOSFONAL 400 mg capsule rigide vedere il corrispondente
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e Foglio Illustrativo.


Non è stata stabilita la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l’osteoporosi. La necessità di
un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione
dei benefici e rischi potenziali, in particolare dopo 5 o più anni d’uso.

Popolazioni speciali

  • Bambini

La sicurezza e l’efficacia del farmaco in pazienti pediatrici non sono state stabilite.

  • Anziani

Non ci sono particolari raccomandazioni di dosaggio del farmaco per gli anziani. Gli studi clinici
effettuati hanno incluso pazienti con età superiore ai 65 anni e non sono stati riportati eventi avversi
specifici per questo gruppo di età.

  • Pazienti con insufficienza renale

Il clodronato è eliminato principalmente per via renale. Pertanto, esso deve essere utilizzato con cautela
in pazienti con insufficienza renale. Si raccomanda di ridurre il dosaggio di clodronato come segue:

Grado di insufficienza
renale:
Clearance creatinina,
ml/min
Riduzione
del
dosaggio, %
50 – 8025
12 – 50 25 – 50
< 1250


Si raccomanda di somministrare clodronato prima dell’emodialisi, di ridurre la dose del 50% nei giorni
liberi da dialisi, e di limitare lo schema di trattamento a 5 giorni. É da notare che la dialisi peritoneale
rimuove scarsamente il clodronato dalla circolazione.

Modo di somministrazione

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina

Questi medicinali sono di esclusivo uso intramuscolare.

Per evitare una iniezione intravascolare accidentale si raccomanda di aspirare prima di iniettare il
medicinale.

Evitare di massaggiare la sede di iniezione.

4.3 Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo (acido clodronico) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al
paragrafo 6.1. Trattamenti concomitanti con altri bisfosfonati.

Controindicazioni specifiche della lidocaina

Ipersensibilità alla lidocaina o ad altri anestetici locali di tipo amidico (ad esempio: bupivacaina,
mepivacaina, ropivacaina, levobupivacaina).
Sindrome di Adam-Stokes, sindrome di Wolff-Parkinson White (fibrillazione atriale) o gradi severi di
blocco seno-atriale, atrioventricolare o intraventricolare, scompenso cardiaco acuto, ipovolemia.

4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Durante il trattamento con clodronato deve essere mantenuto un adeguato introito di liquidi. Questo è
particolarmente importante quando la somministrazione di clodronato avviene per via endovenosa e in
pazienti con ipercalcemia o insufficienza renale.

Prima e durante il trattamento deve essere monitorata la funzionalità renale mediante i livelli di
creatinina, calcio e fosfato sierici.

Negli studi clinici si sono verificati aumenti asintomatici e reversibili delle transaminasi, senza modifiche
degli altri test di funzionalità epatica. Si consiglia il monitoraggio delle transaminasi (vedere anche
paragrafo 4.8).
Il clodronato deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2).

Controindicazioni specifiche della lidocaina

L’osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad
infezione locale (osteomielite inclusa), è stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi
comprendenti i bisfosfonati somministrati sia per via endovenosa che per via orale. Molti di questi
pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L’osteonecrosi della mandibola e/o
mascella è stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bisfosfonati orali.
Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come
cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in
considerazione la necessità di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche
preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie
invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i
bisfosfonati, la chirurgia dentaria può esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia
dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l’interruzione del trattamento con i bisfosfonati
riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella.
Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della
valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio.

Osteonecrosi del canale uditivo

È stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l’uso di bisfosfonati,
prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio
dell’osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l’uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di
rischio locali quali infezione o trauma. L’eventualità di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve
essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell’orecchio, tra cui
infezioni croniche dell’orecchio.

Fratture atipiche del femore

Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti
in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l’osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte,
possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a
sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo
e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all’inguine, spesso associato con reperti di diagnostica
per immagini a evidenze radiografiche di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una
frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con
bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore
controlaterale. E’ stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta
frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l’interruzione della terapia con bisfosfonati
in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale.
Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore
alla coscia, all’anca o all’inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per
la presenza di un’incompleta frattura del femore.

Avvertenze e precauzioni specifiche della lidocaina

Episodi involontari di somministrazione intravascolare o sovradosaggio possono far aumentare le
concentrazioni ematiche della lidocaina con conseguente comparsa di sintomi tossici acuti a livello
nervoso centrale e cardiovascolare. Gli effetti tossici associati agli anestetici locali sono spesso
determinati da concentrazioni plasmatiche troppo alte; quindi è necessaria un’attenta sorveglianza per il
riconoscimento degli effetti tossici almeno nei primi 30 minuti dopo la somministrazione. La sonnolenza
rappresenta il primo segno di elevato tasso plasmatico; gli altri effetti includono sensazioni di ebbrezza
seguiti da sedazione, parestesie e fascicolazioni; nelle reazioni gravi possono manifestarsi episodi
convulsivi. Con l’iniezione endovenosa possono insorgere in modo molto rapido episodi convulsivi e
collasso cardiocircolatorio.

Deve essere posta la massima attenzione al fine di evitare somministrazioni intravascolari accidentali.

Una attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio ed un più accurato controllo del paziente sono
richiesti in presenza di:

  • cardiopatie, in particolare bradiaritmie e insufficienza cardiaca o in seguito a chirurgia cardiaca:
    aumento del rischio di tossicità da lidocaina;
  • blocco del sistema di conduzione cardiaca dovuto al fatto che gli anestetici locali possono inibire la
    conduzione atrio-ventricolare;
  • malattie epatiche gravi: aumento del rischio di tossicità da lidocaina;
  • ipertermia maligna familiare: una crisi può essere scatenata anche dagli anestetici locali come la
    lidocaina;
  • epilessia: i pazienti con disturbi cerebrali caratterizzati da crisi convulsive devono essere monitorati
    molto attentamente per la comparsa di sintomi a carico del sistema nervoso centrale. Anche basse
    dosi di lidocaina possono causare un aumento della reattività convulsiva;
  • insufficienza renale;
  • in pazienti con funzionalità respiratoria compromessa;
  • miastenia grave;
  • in pazienti con porfiria, la lidocaina ha dimostrato di essere porfirinogenica negli animali e non deve
    essere somministrata a pazienti con porfiria acuta, se non è strettamente indispensabile. Si deve
    procedere con estrema cautela in tutti i pazienti con porfiria.

La lidocaina per via intramuscolare può aumentare le concentrazioni di creatinina fosfochinasi che
possono interferire con la diagnosi di infarto acuto del miocardio.

Avvertenze importanti su alcuni eccipienti:

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina contiene 17 mg di sodio per fiala.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioè essenzialmente ‘senza
sodio’.

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina contiene 34,7 mg di sodio per fiala,
equivalente all’1,7% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g
di sodio per un adulto.

4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Altri bisfosfonati

E’ controindicato l’uso concomitante con altri bisfosfonati.

Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)

L’uso contemporaneo del clodronato con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), più spesso con
diclofenac, è stato associato a disfunzione renale.

Aminoglicosidi

A causa dell’aumentato rischio d’ipocalcemia, deve essere usata cautela in caso di somministrazione
contemporanea di clodronato con aminoglicosidi.

Estramustina

E’ stato riportato che l’uso concomitante di estramustina fosfato con clodronato aumenta la
concentrazione sierica di estramustina fosfato fino ad un massimo dell’80%.

Soluzioni contenenti cationi bivalenti

Il clodronato forma complessi con cationi bivalenti scarsamente solubili in acqua, che ne riducono
l’assorbimento. Pertanto, il clodronato non deve essere somministrato endovena con soluzioni contenenti
cationi bivalenti (ad es.: soluzione di Ringer).

Interazioni specifiche della lidocaina

Digitalici

La somministrazione di lidocaina in pazienti sotto trattamento con digitalici può aumentare il rischio di
bradicardia e di disturbi della conduzione atrioventricolare.

Antiaritmici di classe I

La somministrazione simultanea di lidocaina e altri antiaritmici di classe I deve essere evitata per via del
rischio della possibile comparsa di effetti avversi cardiaci gravi.

Altri antiaritmici

Qualora la lidocaina venga somministrata con altri medicinali antiaritmici come i bloccanti dei recettori
beta o i bloccanti dei canali del calcio, l’effetto inibitorio sulla conduzione atrio-ventricolare e
intraventricolare e sulla contrattilità può risultare aumentato.

Altri anestetici locali

La co-somministrazione di vari anestetici locali può comportare effetti additivi a livello cardiovascolare
e sul sistema nervoso centrale.

Rilassanti muscolari

L’effetto dei rilassanti muscolari (per es. suxametonio) è prolungato dalla lidocaina.

Quinupristin / Dalfopristin

L’uso concomitante di quinupristin / dalfopristin deve essere evitato poiché l’uso di questo antibiotico
con lidocaina può portare ad un aumento della concentrazione di lidocaina.

Interazioni farmacocinetiche

La lidocaina viene metabolizzata prevalentemente tramite gli isoenzimi CYP3A4 e CYP1A2 del
citocromo P450 (vedere paragrafo 5.2). La somministrazione concomitante con principi attivi che sono
substrati, inibitori o induttori degli enzimi epatici, dell’isoenzima CYP3A4 e CYP1A2, può influenzare
la farmacocinetica della lidocaina e, di conseguenza, anche il relativo effetto.

Inibitori di CYP3A4 e/o CYP1A2

La somministrazione concomitante di lidocaina con inibitori di CYP3A4 e/o CYP1A2 può aumentare le
concentrazioni plasmatiche della lidocaina con successivo aumento della tossicità neurologica e
cardiovascolare.

Amiodarone Cimetidina Fluvoxamina Beta-bloccanti (eccetto esmololo)

Aumento dei livelli plasmatici.

Altri inibitori noti di CYP3A4

Inibitori proteasici (per es. ritonavir), antibiotici macrolidi (per es. eritromicina), antifungini (per es.
ketoconazolo, itraconazolo).

Altri inibitori noti di CYP1A2

Ciprofloxacina.

Induttori di CYP3A4 e/o CYP1A2

Principi attivi che inducono CYP3A4 e/o CYP1A2 come barbiturici (principalmente fenobarbital),
carbamazepina, fenitoina, terapia ormonale sostitutiva orale o primidone, accelerano la clearance
plasmatica della lidocaina, riducendone pertanto l’efficacia.

4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento

Fertilità

In studi su animali, il clodronato non causa danni fetali, ma grosse dosi riducono la fertilità maschile.
Non sono disponibili dati clinici sui potenziali effetti del clodronato e della lidocaina sulla fertilità
dell’uomo.

Gravidanza

Sebbene negli animali il clodronato passa attraverso la barriera placentare, non è noto, nell’uomo, se esso
passa nel feto. Inoltre, non si conosce se nell’uomo il clodronato possa causare danno fetale o influenzare
la funzione riproduttiva. C’è solo una limitata quantità di dati sull’uso del clodronato nella donna in
gravidanza. La lidocaina attraversa la placenta. Non ci sono prove che la lidocaina provochi disturbi nel
processo riproduttivo, quale l’aumento dell’incidenza di malformazioni o abbia effetti diretti o indiretti
sul feto.
Gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti tossici sul feto. In ogni caso, DIFOSFONAL non è
raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile non protette da una efficace terapia
contraccettiva.

Allattamento

Nell’uomo non è noto se il clodronato sia escreto nel latte materno. Non può essere escluso un rischio
per il lattante. La lidocaina viene escreta nel latte materno in piccole quantità.
Durante il trattamento con DIFOSFONAL, l’allattamento al seno deve essere interrotto.

4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

DIFOSFONAL può causare disturbi della vista che possono influenzare la capacità di guidare veicoli e
di utilizzare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

I pazienti devono essere avvertiti di evitare la guida di veicoli e l’utilizzo di macchinari se manifestano
uno o più sintomi descritti ai paragrafi 4.4 e 4.8 che possono influenzare la loro capacità di guidare e
utilizzare macchinari.

4.8 Effetti indesiderati

La somministrazione di clodronato per via intramuscolare può indurre dolorabilità al sito di iniezione,
anche in considerazione della durata della terapia.
In rare circostanze i bisfosfonati (incluso il clodronato) sono stati associati a disturbi visivi e oculari. Nel
caso si verifichino tali disturbi è necessario interrompere il trattamento e far riferimento ad un
oftalmologo.
In pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bisfosfonati somministrati
principalmente per via endovenosa è stata riportata osteonecrosi della mandibola e/o mascella,
generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (vedere anche par. 4.4).
La maggior parte delle segnalazioni riguarda pazienti oncologici, ma si sono verificati anche casi in
pazienti trattati per osteoporosi.

La reazione più comunemente riportata è la diarrea, che usualmente è lieve ed è più frequente con i
dosaggi più alti.

Queste reazioni avverse possono manifestarsi sia col trattamento orale sia con quello parenterale, sebbene possa differire la loro frequenza.

Classificazione per
sistemi e organi
Comune
≥ 1/100, < 1/10
Raro
≥ 1/10.000, < 1/1.000
Disturbi del
metabolismo e della
nutrizione
Ipocalcemia asintomaticaIpocalcemia sintomatica.
Aumento del paratormone sierico
associato con ridotto calcio
sierico. Aumento della fosfatasi
alcalina sierica *
Patologie
gastrointestinali
Diarrea**
Nausea** Vomito**
Patologie epatobiliariAumento delle
transaminasi, usualmente
entro il range di normalità.
Aumento delle transaminasi due
volte superiore al range di
normalità, senza altre anomalie
della funzionalità epatica.
Patologie della cute e
dei tessuti sottocutanei
Reazioni d’ipersensibilità che si
manifestano come reazioni
cutanee
* In pazienti con metastasi, possono anche essere dovute al coinvolgimento epatico o osseo.
** Usualmente lievi

Viene usato il più appropriato termine MedDRA per descrivere una reazione, i suoi sinonimi
e le condizioni correlate.

Esperienza post-marketing

  • Patologie dell’occhio

Durante l’esperienza post-marketing con clodronato sono stati riportati casi di uveite. Le seguenti
reazioni sono state riportate con altri bisfosfonati: congiuntivite, episclerite e sclerite. La congiuntivite è
stata riportata solo con clodronato in un paziente in trattamento concomitante con un altro bisfosfonato.
Finora, episclerite e sclerite non sono stati riportati con clodronato (reazione avversa di classe dei
bisfosfonati).

  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.

Compromissione della funzione respiratoria nei pazienti con asma sensibile all’acido acetilsalicilico.
Reazioni di ipersensibilità che si manifestano come disturbi respiratori.

  • Patologie renali ed urinarie

Insufficienza renale (aumento della creatinina sierica e proteinuria), grave danno renale specialmente
dopo rapida infusione endovenosa di alte dosi di clodronato (per le istruzioni sulla posologia vedere
paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione “Pazienti con insufficienza renale”).
Singoli casi di insufficienza renale, raramente con esito fatale, sono stati riportati specialmente con l’uso
concomitante di FANS, più spesso diclofenac.

  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Sono stati riportati isolati casi di osteonecrosi della mandibola, primariamente in pazienti che erano stati
precedentemente trattati con amino-bisfosfonati come zoledronato e pamidronato (vedere anche
paragrafo 4.4). In pazienti che assumono DIFOSFONAL è stato riportato grave dolore osseo, articolare
e/o muscolare. Tuttavia, tali segnalazioni sono state infrequenti e, negli studi randomizzati controllati
con placebo, non appaiono differenze fra i pazienti trattati con placebo o con DIFOSFONAL. L’esordio
dei sintomi varia da giorni a diversi mesi dopo l’inizio della terapia con DIFOSFONAL.
Durante l’esperienza post-marketing sono state riportate inoltre le seguenti reazioni:

  • raro: fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei
    bisfosfonati)
  • molto raro: osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bisfosfonati).

Effetti indesiderati specifici della lidocaina

Gli effetti indesiderati che si verificano con la lidocaina sono generalmente dovuti o a reazioni di
ipersensibilità o a concentrazioni ematiche eccessivamente elevate a causa di iniezione intravascolare
accidentale e/o a dosaggio eccessivo. La conseguente tossicità sistemica può essere alla base di
occasionali effetti eccitatori del sistema nervoso centrale e occasionali effetti depressivi cardiovascolari.
Vedere Avvertenze e precauzioni specifiche della lidocaina nel paragrafo 4.4


Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati della lidocaina cloridrato organizzati secondo la
classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la
frequenza dei singoli effetti elencati.

Disturbi del sistema immunitario

Reazione di tipo anafilattoide, broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock
anafilattico.
Patologie del sistema nervoso
Manifestazioni di eccitazione o di depressione associate a vertigini, sonnolenza, turbe della visione,
trisma, parestesia, tremori seguiti da modificazioni dello stato di coscienza, convulsioni, coma.

Disturbi psichiatrici
Ansia, disorientamento.

Patologie cardiache
Bradicardia, aritmie, depressione miocardica fino all’arresto cardiaco.


Patologie dell’occhio
Midriasi, visione offuscata, diplopia.


Patologie gastrointestinali
Nausea, vomito.


Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dispnea, broncospasmo, depressione respiratoria.


Patologie vascolari

Ipotensione, ipertensione, collasso circolatorio.


Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzioni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito.

Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tinnito, iperacusia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è
importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema
nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

4.9 Sovradosaggio

  • Sintomi

Sono stati riportati aumento della creatinina sierica e disfunzione renale con alte dosi di clodronato
somministrato per via endovenosa. E’ stato riportato un caso di uremia e danno al fegato dopo
l’ingestione accidentale di 20.000 mg (50×400 mg) di clodronato.

  • Trattamento

Il trattamento dell’overdose deve essere sintomatico. Deve essere assicurata un’adeguata idratazione, e
devono essere monitorati la funzionalità renale e il calcio sierico.

Nonostante non vi siano esperienze di sovradosaggio con l’acido clodronico, è tuttavia teoricamente
possibile che elevate quantità di prodotto possano indurre ipocalcemia. In tali evenienze il trattamento
dovrà consistere nella correzione dell’ipocalcemia mediante supplemento alimentare adeguato o, in casi
gravi, mediante somministrazione endovenosa di calcio.
Qualora dovessero verificarsi alterazioni della funzionalità renale per la formazione di aggregati di
calcio, la terapia dovrà mirare al ripristino della funzionalità stessa.
Per gli effetti dovuti al sovradosaggio da lidocaina vedere Avvertenze e precauzioni specifiche della
lidocaina nel paragrafo 4.4.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

5.1 Proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: farmaci che agiscono sulla struttura e mineralizzazione ossea. Codice
ATC: M05BA02.

Acido clodronico

L’acido clodronico appartiene alla categoria dei difosfonati, farmaci in grado di inibire la formazione e
la dissoluzione dei cristalli di idrossiapatite. Le indagini farmacologiche e cliniche hanno dimostrato il
rimarchevole effetto inibitorio dell’acido clodronico sul riassorbimento osseo, conseguente alla
inibizione dell’attività osteoclastica, in tutte le condizioni sperimentali e cliniche nelle quali questo risulti
esageratamente aumentato. Tra queste condizioni vanno annoverate affezioni di tipo neoplastico quali le
metastasi ossee e il mieloma multiplo, endocrinopatie quali l’iperparatiroidismo primario, nonché le
osteopatie metaboliche quali l’osteopenia da immobilizzazione e, in particolar modo, l’osteoporosi post
menopausale.
Di particolare rilievo è risultata inoltre l’efficacia dell’acido clodronico nel trattamento degli episodi di
ipercalcemia.
Recenti ricerche hanno dimostrato l’efficacia del farmaco nel ridurre la morbidità scheletrica secondaria
a neoplasie maligne, in particolare al carcinoma mammario.
Rilevante è infine l’effetto antalgico del farmaco nel trattamento del dolore secondario a metastasi ossee,
effetto che si instaura fin dai primi giorni di trattamento per via endovenosa.
L’uso prolungato del farmaco non induce difetti di mineralizzazione ossea, come confermato da indagini
bioptiche.

Lidocaina

Categoria farmacoterapeutica: Anestetici locali – ATC: N01BB02.
La lidocaina è un anestetico locale di tipo ammidico. Il meccanismo di azione si basa su una diminuita
permeabilità della membrana della fibra nervosa per gli ioni sodio. Come conseguenza, il tasso di
depolarizzazione diminuisce e la soglia di eccitazione viene aumentata, con conseguente intorpidimento
locale reversibile.
È utilizzata per ottenere anestesia locale mediante blocco nervoso in varie parti del corpo e nel controllo
delle aritmie. Agisce inibendo i flussi ionici necessari per l’avvio e la conduzione degli impulsi,
stabilizzando così la membrana neuronale. Oltre a bloccare la conduzione in assoni nervosi nel sistema
nervoso periferico, la lidocaina ha importanti effetti sul sistema nervoso centrale e sul sistema
cardiovascolare. Dopo l’assorbimento, la lidocaina può causare stimolazione del SNC seguita da
depressione e nel sistema cardiovascolare agisce principalmente sul miocardio, dove può provocare una
diminuzione dell’eccitabilità elettrica, della velocità di conduzione e della forza di contrazione.

5.2 Proprietà farmacocinetiche

Acido clodronico

L’assorbimento dell’acido clodronico dopo somministrazione per via orale è molto basso, nell’uomo è
dell’ordine del 2%. Il disodiodiclorometilendifosfonato viene rapidamente allontanato dall’organismo; il
90% della dose assorbita si ritrova nelle urine in forma non metabolizzata nelle prime 24 ore dopo la
somministrazione.

Lidocaina

La lidocaina raggiunge il picco mediamente entro 15-20 minuti dalla somministrazione; si distribuisce
nei fluidi e nei tessuti dell’organismo e l’emivita è di circa 2 ore; viene metabolizzata a livello epatico ed
è escreta in prevalenza per via renale, sia come tale che sotto forma di metabolita.

5.3 Dati preclinici di sicurezza

Acido clodronico

La tossicità acuta del disodiodiclorometilendifosfonato è risultata essere notevolmente bassa. Ratto:
DL50 1700 mg/kg/os; 430 mg/kg e.p.; 65 mg/kg e.v.
Tossicità cronica: per os nel ratto, fino a 200 mg/kg/die per oltre 6 mesi, nessun effetto tossico; per os
nel cane, fino a 40 mg/Kg/die per oltre 6 mesi, nessun effetto tossico.

Lidocaina

Tossicità sub-acuta nel ratto (4 settimane di trattamento): dosaggi: 5-15-40 mg/kg/die per via i.m. o al
2% senza nessun effetto tossico apprezzabile, tranne con il dosaggio più alto (40 mg/kg) di lidocaina per
il quale si è osservato un precoce decadimento delle condizioni generali, comparsa di eccitazione e,
occasionalmente, di convulsioni.
Tossicità cronica nel ratto (6 mesi): la somministrazione per via i.m. di lidocaina cloridrato al 2% al
dosaggio di 5-10-20 mg/kg 1 volta al dì, 5 volte la settimana, è ben tollerata. Solo la dose più alta (20
mg/kg) provoca un aumento di peso delle surrenali associato ad un’iperplasia della corticale.
Tossicità nel cane (16 settimane): la somministrazione per via i.m. di lidocaina cloridrato al 2% a dosaggi
di 5 e 10 mg/kg/die non ha evidenziato alcun effetto tossico.

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1 Elenco degli eccipienti

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina

sodio bicarbonato, acqua per preparazioni iniettabili

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina

sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili

6.2 Incompatibilità

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina

Soluzione iniettabile per uso intramuscolare: incompatibile con soluzioni alcaline o soluzioni ossidanti.

6.3 Periodo di validità

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina: 3 anni.

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina: 3 anni.

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione e la manipolazione

Non richiede alcuna speciale condizione di conservazione

6.5 Natura e contenuto del contenitore

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina: astuccio da 6 o 12 fiale in vetro neutro incolore.

DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina: astuccio da 3 o 6 fiale in vetro neutro incolore.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Nessuna istruzione particolare.

7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

SPA – Società Prodotti Antibiotici S.p.A. – Via Biella, 8 – 20143 Milano.

8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina –
6 fiale 3,3 ml
AIC n. 026510077
DIFOSFONAL 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina –
12 fiale 3,3 ml
AIC n. 026510089
DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina –
3 fiale 4 ml
AIC n. 026510091
DIFOSFONAL 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina –
6 fiale 4 ml
AIC n. 026510103

9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

Decreto AIC: 5/10/1987
Rinnovo: 1/6/2010

Questo foglio illustrativo è stato aggiornato a Marzo 2022